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Retail e AI: uno sguardo al futuro della pianificazione

Nel mio ultimo blog ho esplorato perché la pianificazione del merchandising ha bisogno di essere ripensata, passando da cicli rigidi a qualcosa di più dinamico, reattivo e allineato. Ma questa esigenza non riguarda solo il merchandising.

In realtà, mette in evidenza la necessità di ripensare la pianificazione a livello dell’intera impresa retail. Non si tratta semplicemente di migliorare funzioni isolate, ma di evolvere verso una pianificazione aziendale integrata come quadro unificante. Oggi la pianificazione funge da “hub decisionale” che connette finanza, merchandising, supply chain e operations, orchestrando e allineando la strategia con l’esecuzione e consentendo decisioni più rapide e sicure in tutta l’organizzazione.

Vediamo cosa significa in pratica e perché l’intelligenza artificiale è diventata centrale per renderlo possibile in tutto il retail:

Finance: la previsione diventa dinamica

La pianificazione non consiste più nel bloccare una previsione. Oggi significa adattarsi continuamente agli shock inflazionistici, alle oscillazioni della domanda e alle pressioni sui margini. Le previsioni trimestrali non riescono a stare al passo con la volatilità settimanale.

Serve quindi un passaggio da modelli fissi a scenari dinamici. Board aiuta i team finanziari a modellare i rischi, testare ipotesi e collegare in tempo reale costi, ricavi e capitale.

Perché è importante: il 70% dei leader del retail cita la discontinuità macroeconomica come la principale sfida operativa (Bain). Il Finance ha bisogno di previsione rapida, non solo di analisi retrospettiva.

Merchandising: la durata di un piano si accorcia sempre più

Nel settore moda, lusso e beni di largo consumo, le finestre di pianificazione si sono ridotte drasticamente. Una tendenza può esplodere da un giorno all’altro. Un’altra può sparire prima ancora di arrivare sugli scaffali.

I retailer devono reagire alla velocità del cliente. I Board Agents aiutano i planner a monitorare i cambiamenti della domanda, simulare modifiche di allocazione e ottimizzare l’Open to Buy nel giusto contesto. Il merchandising diventa adattivo, non reattivo.

Perché è importante: nel 2023 l’industria della moda ha generato tra 2,5 e 5 miliardi di articoli in eccesso, equivalenti a 70–140 miliardi di dollari di invenduto, senza contare i ribassi. Anche i marchi di lusso hanno accumulato stock, a dimostrazione di come i rapidi cambiamenti nei consumatori e la disconnessione nella pianificazione erodano valore (McKinsey/BoF State of Fashion 2025).

Supply Chain: la resilienza come requisito essenziale

Le catene di fornitura non sono costruite per le eccezioni: sono esse stesse l’eccezione. Ritardi, interruzioni e volatilità sono la nuova normalità. La maggior parte delle reti non è abbastanza flessibile.

I leader stanno ridisegnando le catene per la resilienza: consapevoli degli scenari, basate sui vincoli e attente ai margini. Board consente di percepire i rischi prima e ottimizzare più velocemente — dalla fornitura all’evasione ordini fino ai livelli di servizio.

Perché è importante: il 50% dei grandi retailer sta ristrutturando attivamente le proprie supply chain per gestire le interruzioni (Bain). La pianificazione deve essere resiliente per definizione.

Operations: l’esecuzione fa la differenza

I migliori piani possono comunque crollare nel punto vendita. Scarsa organizzazione del personale, assortimenti non allineati o decisioni tardive costano denaro reale.

Ecco perché aiutiamo a unificare i piani a monte con le azioni a valle. I Board Agents traducono la strategia in azioni locali, evidenziando rischi e prossimi passi in tempo utile per reagire.

Perché è importante: i retailer perdono in media il 4,5% delle vendite lorde annue a causa di carenze nell’esecuzione in-store (Coresight). La pianificazione deve estendersi fino alle decisioni granulari sul cliente.

La pianificazione, ricostruita guardando avanti

La pianificazione non è più un processo trimestrale né un manuale statico. È un sistema continuo, che deve adattarsi in tempo reale a ogni decisione, funzione e segnale.

In Board, non stiamo applicando l’IA sopra i flussi di lavoro di ieri. Stiamo abilitando un’intelligenza che si adatta alle realtà del retail moderno, dove i planner sono supportati da agenti che monitorano, ragionano, simulano e raccomandano — sempre nel contesto.

I Board Agents non sostituiscono i decisori. Ne estendono la capacità, aiutando i team retail a muoversi più velocemente, restare allineati e agire con sicurezza a ogni livello.

I retailer devono superare l’abitudine di ottimizzare in modo isolato: piani e decisioni disconnessi perdono rapidamente valore. Ciò di cui c’è bisogno ora è un processo decisionale continuo, collaborativo e costruito per il futuro.

Per approfondire come i Board Agents stanno ridefinendo l’esperienza dei planner vai ai precedenti  blogs pubblicati da David MarmerFabrizio Straccia 

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